Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha pubblicato il bando di concorso per la selezione di cinquecento giovani laureati da formare nelle attività di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio culturale italiano, come previsto dal decreto “Valore cultura”. Il termine ultimo per l’iscrizione è il 21 gennaio 2014.
I 500 giovani selezionati saranno coinvolti in un percorso di formazione all’interno delle strutture centrali del ministero e riceveranno un’indennità di partecipazione, al lordo, di 5000 euro annui comprensiva della quota relativa alla copertura assicurativa. L’esperienza durerà un anno e prevede un impegno orario variabile, dalle 30 alle 35 ore settimanali.
Potranno accedere alla selezione i laureati, con votazione di almeno 110/110, nelle diverse materie indicate in allegato al bando – tra queste lettere, architettura, ingegneria – che al 9 agosto 2013 non abbiano compiuto 35 anni, e con buona conoscenza dell’inglese (livello B2 certificato). L’avvio della selezione era stata prevista dal decreto “Valore cultura” varato lo scorso agosto. Come era stato deciso mesi fa, dunque, i giovani selezionati saranno coinvolti nella realizzazione di percorsi turistico-culturali, fruibili online e costruiti attraverso l’attività di inventariazione, catalogazione e di recupero delle risorse digitali relative al patrimonio culturale italiano. I posti a disposizione sono ripartiti per ogni regione, in Lombardia, ad esempio, i posti sono 35, 37 inPiemonte, 35 nel Lazio, 36 in Campania, 30 in Sardegna, 20 in Sicilia.
Il tutto si svolgerà in 3 fasi: un corso di due mesi organizzato su base regionale, poi sei mesi di formazione applicata presso gli istituti territoriali del MiBACT, ed infine una fase di training.
Le lezioni teoriche della prima fase saranno erogate in diretta streaming presso le sedi delle Direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici. Esse prevedono lo studio dei sistemi informativi, delle tecniche di digitalizzazione, di catalogazione e di gestione e archiviazione delle risorse digitali. Tra le materie, anche gli open data e lo studio di politiche e di progetti relazionati al turismo. Nei successivi sei mesi i partecipanti, organizzati in gruppi di lavoro, inizieranno a mettere in pratica quanto appreso e lo faranno presso gli istituti territoriali del MiBACT (Istituto centrale per gli Archivi, Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, Istituto centrale per il catalogo unico). Il percorso si conclude poi con 4 mesi di training durante i quali, le risorse digitalizzate nella fase precedente saranno integrate in percorsi tematici, da rendere fruibili sul web e su dispositivi intelligenti. Si tratta di progetti ben precisi e già definiti.
Il programma è diviso infatti in tre progetti:
Il territorio: le eccellenze
Lo scopo è far conoscere, attraverso il web, percorsi turistico-culturali tra i monumenti, le architetture, i siti archeologici, e in generale, le bellezze immateriali, purché rappresentino un’eccellenza per uno specifico territorio del Paese.
Grande Guerra e processi di pace: i luoghi e i contenuti
Si tratta di un progetto per costruire sul web percorsi attraverso i luoghi e le testimonianze della Prima guerra mondiale. L’iniziativa si collega alla commemorazione per il centenario dell’evento bellico, coordinata dalla struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri con il patrocinio della presidenza della Repubblica.
Il patrimonio culturale immateriale
E’ un’iniziativa che propone la rappresentazione online di itinerari turistico culturali, a forte vocazione territoriale, che prendono in esame le tradizioni e le espressioni orali come veicolo del patrimonio culturale immateriale.
Si riporta di seguito la relativa documentazione:
Bando, 500 giovani per la cultura
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Decreto n.14 del 6 dicembre 2013 – Segretariato Generale
Allegato 1 Segretariato Generale Programma 500 giovani per la cultura
NOTE: Modalità di inoltro della candidatura ed allegati alla domanda La domanda di partecipazione deve essere compilata ed inviata in via telematica, a pena di esclusione, entro il 21 gennaio 2014 alle ore 14 A decorrere dal 14 dicembre 2013, il candidato potrà accreditarsi alla procedura di selezione in argomento accedendo alla applicazione informatica Per informazioni: 500giovani@beniculturali.it
hhy
110/110: si vede subito una (inguista) preferenza per le università e per le facoltà facili.
35+37+35+36+30+20 (ma i BC in Sicilia non erano Regionali?): il totale fa 193, com’è che si arriva a 5000?
110/110: si vede subito una (ingiusta) preferenza per le università e per le facoltà “facili”.
E poi non ci sono punti per chi conosce bene più lingue
Dopo aver preso in esame il bando che l’Amministrazione ha pubblicato il giorno 7 dicembre 2013, senza neanche sentire le osservazioni delle organizzazioni sindacali, possiamo tranquillamente affermare che questo tipo di reclutamento è del tutto inaccettabile, infatti si cerca di utilizzare lavoratori precari, sotto forma di tirocini mascherati, con la promessa incerta di una possibile stabilizzazione. e così mentre il Ministro Bray aveva promesso nuove assunzioni per giovani laureati, ha invece escogitato questa trappola micidiale che tutto fa tranne che creare occupazione giovanile.
Non smetteremo mai di denunciare questa nefandezza ed assumere iniziati valide per cercare di invalidare queste selezioni illogiche e fuori dalla normalità.
è l’ennesima “opportunità” che non solo non da garanzie per il futuro, ma taglia fuori la mia generazione.
Perchè un quarantenne non dovrebbe poter avere questa possibilità?
Perchè un laureato con 108 o 109 o un qualunque altro punteggio, che magari ha già collaborato con le istituzioni di tutela ed è motivato, non dovrebbe poter accedere?
insomma, sembra più una deprimente sconfitta che una vittoria.
Purtroppo l’alta burocrazia ministeriale unitamente alla politica del momento non fa altro che generare quotidiana ingiustizia, il Ministro con questi palliativi intende reclutare personale da utilizzare con pseudo selezioni mirate che in primis tendono a creare altro precariato e successivamente un occupazione che rappresenta paradossalmente la solita “goccia nell’oceano”.
Ancora una volta ci accordiamo che nessun Ministro che abbia occupato la poltrona del Dicastero sia all’altezza del compito e cioè di saper gestire in maniera lungimirante un Ministero che dovrebbe essere il volano della ripresa di questa nostra sgangherata Nazione.
Pubblicare un avviso di selezione che prevede all’articolo 2 come requisito minimo quello di possedere un diploma di laurea con voto di 110/110 mi lascia esterefatto. Posso comprendere il limite di età fissato a 35 anni (essendo un avviso diretto alla formazione di giovani laureati), ma il voto di laurea può a mio giudizio unicamente pesare nel punteggio in fase di selezione e non escluderne l’accesso. Il merito va premiato ma non si può escludere tutti coloro che per motivi personali o lavorativi (ad esempio per mantenersi gli studi) non hanno potuto conseguire un voto di laurea così alto.
Mi stupisco, ma ormai neanche più di tanto, di come chi ha emanato, firmato e poi reso pubblico questo avviso non si sia minimamente reso conto di come questo limite di accesso sia estremamente discriminatorio.
Questo fatto va segnalato agli uffici competenti.
Ci vuole del coraggio per far uscire un simile avviso di selezione per 500 giovani laureati, questo sistema allontana ancora di più le persone dallo Stato, in quanto lo Stato prevarica sui più elementari diritti dei suoi cittadini ed in particolare sui giovani inoccupati, che mai in questo momento sono la parte più debole della società.
IL voto di laurea è importante, ma non può essere determinante!
Esistono facoltà universitarie che dispensano 30 ed altre che fanno sudare! Ottimi studenti, diplomati anche con 100, si devono accontentare spesso di un 25! I
In un momento di crisi questa scelta appare ancora una volta elitaria, clientelare e , secondo me, anche giurudicamente poco fondata!
roba da pazzi se questo l’avesse fatto un privato sarebbe stato dichiarato un fuorilegge, ma essendo il tutto congegnato da parte del governo e dei burocrati del Mibac, tutto passa inosservato, e una vergogna che lo Stato sfrutti la situazione e speculi sulla disoccupazione giovanile.
Non smetteremo mai di denunciare questa pseuda occupazione che con simili palliativi si vuole nascondere la tragedia di milioni di persone che attendono un lavoro per continuare a vivere e sperare per un paese migliore e uno stato più equo e più vicino alle persone.
Andrebbe sottolineato anche questo aspetto: 35 ore settimanali costituiscono un impegno praticamente full-time. Con soli 5000 euro totali di rimborso, per di più lordi, chi si può permettere di fare questa esperienza, ammesso e non concesso che passi la selezione? Solo chi ha una famiglia che lo può mantenere. Se almeno avessero optato per un impegno part-time, uno avrebbe potuto conciliarlo con qualche altro lavoro.
Siamo perfettamente d’accordo, anche questa operazione costituisce un vero e proprio bluff, far credere di creare nuovi posti di lavoro, mentre in realtà si mette in pratica una vera e propria operazione di finta occupazione verso i giovani laureati.
Il Ministero ha ancora una volta fallito, dal momento che il Ministro appena insediatosi ha fatto credere che pedalando in bicicletta e facendo sortite all’improvviso presso alcuni Istituti culturali, riusciva a controllare la situazione dalla conduzione dei suoi burocrati, invece col tempo tutto è miserevolmente caduto così in basso e questa selezione così ridicola di 500 giovani laureati si commenta da sola.
Molte sono le proteste dei giovani interessati e dello scrivente sindacato che su questa partita purtroppo non è stato neanche interpellato per esprimere le proprie osservazioni.
Se molti pensavano che con la venuta del Ministro Bray il MiBACT poteva decollare su un versante più propositivo deve ora rendersi conto che anche questo Ministro non è poi tanto diverso dagli altri.
Speriamo che ci siano tutti i presupposti per impugnare questa nefasta selezione che umilia i giovani e tende a sfruttare il loro lavoro intellettuale sottopagandoli ed ad alimentare chimere per quei pochi che riusciranno ad essere selezionati.
Allo scopo di poter meglio illustrare ogni utile dettaglio circa l’informativa da noi divulgata sulla selezione di 500 posti per giovani laureati indetta dal Mibact riteniamo sottolineare alcune fasi che si sono succedute tra il comportamento dell’Amministrazione e le OO.SS., a tal proposito e bene precisare che lo scrivente sindacato ha ricevuto un’e-mail del Ministero nella serata di venerdì 6 dicembre 2013 e precisamente alle ore 19,03. Tale informativa, infatti, si limitava a comunicare l’intenzione del ministero di indire la selezione di cui sopra e specificava che all’indomani sabato 7 dicembre vi sarebbe stata la pubblicazione sul sito istituzionale. Si è pertanto proceduto nell’immediato a dare una prima comunicazione il giorno seguente che era la domenica del 8 dicembre u.s. Subito dopo aver preso atto della pubblicazione del bando la Confsal-Unsa ha preso posizione presso i vertici ministeriali, contestando la condotta dell’Amministrazione, la quale ha invocato a suo favore le disposizioni di legge ed ha asserito che ai sindacati doveva solo essere fornita l’informativa , tutto il resto era prerogativa dell’Amministrazione.
Su questo la CONFSAL UNSA sta comunque valutando con l’ufficio legale l’opportunità per impugnare il bando e qualora vi fossero i presupposti non esiterà a ricorrere presso le competenti sedi giurisdizionali.
Sulla vicenda abbiamo già espresso un giudizio critico denunciando apertamente tale situazione e cercando di predisporre le iniziative più appropriate di contrasto all’operato dei vertici del Ministero.
p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
Anna Pignataro
Eeeh, non ve ne va bene una. Chissà perché non deve contare il voto di laurea, forse perché ai lavativi non fa comodo. Chissà che lo mettono a fare allora. E’ il limite d’età che è espressamente fuori legge, oltre che un’idiozia demagogica.
Buongiorno, ho una domanda .
Il limite di età non era stato abolito dalla legge italiana , per i concorsi nelle PA ?
Non esce un concorso ai Beni Culturali da diversi anni…ma perché penalizzare i quarantenni ?
Come si puo’ procedere all’impugnazione del Bando, se mai ne avessi diritto ?
Grazie a chi vorrà rispondermi
LL
Gentile Sig.ra Lo verde,
in merito al suo quesito, è vero che in base alla legge è stato abolito il limite di età, ma purtroppo in base al DECRETO-LEGGE 8 agosto 2013, n. 91 convertito con modificazioni dalla L. 7 ottobre 2013, n. 112 esclusivamente per tale procedura concorsuale è previsto il limite di età di 35 anni.
Pertanto, poiché è specificato il limite di età per la partecipazione, ed essendo non un bando di assunzione, ma di una selezione di giovani laureati per un tirocinio formativo presso il MiBACT, ben difficilmente, su questo singolo problema, si può intravedere la possibilità di esperire un ricorso di tipo giurisdizionale.
Ad ogni buon conto, potrà formulare tale suo quesito al nostro legale di fiducia al seguente recapito:
Avv.to Katia Verlingieri
e-mail: avvkatiaverlingieri@gmail.com
Tel/Fax: 0824.22019
Cell. 393.3298269
Con la speranza di essere stati esaustivi, Le inviamo cordiali saluti
IL COORDINAMENTO NAZIONALE
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI