Cari Amici,
questo inizio di anno ci vedrà impegnati su molti fronti, dal rinnovo dei contratti all’accordo quadro sulle prerogative sindacali, dalla riforma Madia alla preparazione delle Rsu del 2018.
Come vedete, non sono pochi e sicuramente molto impegnativi. Per questo vi chiedo come sempre un grande sforzo volto a difendere i diritti di tutti i lavoratori, diritti che dovranno viaggiare di pari passo con i doveri.
Già ieri sono iniziate le trattative all’Aran per ciò che riguarda l’accordo sui distacchi e sui permessi sindacali. Sulla questione ci sarà un nuovo incontro entro 10 giorni.
Sono convinto che l’UNSA -come dimostrato negli ultimi anni, settimana dopo settimana- sarà presente su tutti i fronti aperti per dare il proprio contributo di idee e di forza sindacale di livello nazionale.
Vi alleghiamo una selezione di rassegna stampa dei giorni scorsi.
Buon lavoro e ottimo inizio di anno.
Il Segretario Generale
Massimo Battaglia
Scusate, mi spiegate che significa “scatti di carriera legati alla contrattazione”?
Salve Elena, intanto si tratta di anticipazioni rispetto alla ripresa del negoziato e quindi si vuole demolire le rigide e farraginese norme della legge Brunetta, ripristinando la contrattazione ivi compreso l’organizzazione del lavoro, così come le odiose pagelle che la stessa legge ha posto in mano al Dirigente. Una rivalutazione della contrattazione di I e II livello, facendo si che alcuni scatti economici siano determinati dalla contrattazione collettiva, attraverso regole chiare e trasparenti e che rispecchino la pluralità degli interessi dei lavoratori senza alcuna discriminazione o diparità di trattamento.
Cordialmente
CONFSAL UNSA BENI CULTURALI
Cosa deve fare un lavoratore se la RSU sul proprio luogo di lavoro non tutela e non si occupa di problematiche strettamente lavorative?
Nella RSU è presente la vostra sigla.
Saluti
Gennaro
Carissimo Gennaro, come tu sai le RSU -Rappresentanze Sindacali Unitarie sono poste in essere attraverso le elezioni sui posti di lavoro e pur essendo tale procedura un fatto endo-sindacale esse sono riconosciute a tutti gli effetti dall’Amministrazione in quanto esse se pur promosse da apposite liste sindacali, sono di fatto organi collegiali e quindi le loro decisioni sono prese a maggioranza.
Qualora, le RSU del suo luogo di lavoro non si occupa delle problematiche strettamente lavorative, va ricercata la causa di questa defezione e comunque se proprio vi dovessero essere motivi di incompatibilità e/o conflittualità tra i componenti o peggio ancora problemi di carattere funzionale ed organizzativo, resta sempre valida l’azione sindacale delle strutture aziendali accreditate o come di prassi l’intervento delle strutture sindacati competenti sul territorio.
Pertanto, intal caso ti chiediamo di a parte di farci pervenire tramite e-mail maggiori ragguagli a riguardo e sarà nostra cura fornirle tutta l’assistenza possibile per la il buon funzionamento dell’attività sindacale suo proprio posto di lavoro.
Cordialità e saluti
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
Beh è singolare tuttavia che si prospetti al lavoratore stesso di indicare motivi che sono conosciuti dal sindacato stesso, avendo vasta rappresentanza sul luogo di lavoro e come rappresentanza di base e come rsu.
Lo stesso dicasi per sul ricorso al territorio-federazione.
Nel senso che sarebbe preferibile evitare uno scavalcamento.
Ringrazio e saluto
Caro Gennaro, vorremmo solo farti riflettere che il tuo commento viene letto e trattato dal Coordinamento Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali, che purtroppo al momento, non solo non conosce la tua sede di di lavoro e di conseguenza neanche la struttura sindacale territoriale di riferimento e quindi per questi motivi, avevamo esplicitato di indicarci a parte ulteriori delucidazioni, dal momento le poche notizie segnalate, non ci consentono di identificare il posto di lavoro e la rappresentanza sindacale Confsal-Unsa di riferimento.
In attesa di quanto richiesto, si inviano i più cordiali saluti.
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
La Corte Costituzionale annulla il referendum sull’articolo 18 che un sindacato aveva raccolto più di tre milioni di firme necessarie. Una sentenza del tutto politica. Ma credo che il Italia il popolo e sovrano? Che la Corte rispetti il popolo che dovrebbe essere sovrano e sopra di ogni decisione che correnti politiche ordinano. Queste son solo decisioni da trattare in parlamento non certo decisioni penali di cui qualcuno potrebbe essere arrestato. Alla faccia della sovranità del popolo italiano.
Caro Vito, che in Italia ci sia assenza di democrazia non è un fatto nuovo, basta vedere come sia finito l’esito del referendum costituzionale per rendersene conto, del resto la stessa Corte Costituzionale che tergiversa e prende ulteriore tempo per decidere su una legge elettorale la dice lunga, se poi pensiamo che in seno alla Corte vi sono giudici non togati la cui provenienza politica coincide con quella dei partiti che da anni si sono resi responsabili dell’arretratezza dell’Italia, il gioco è fatto: L’Italia è un paese con la democrazia bloccata !!!
Con l’occasione un caloroso saluto e auguri per questo nuovo anno.
CONFSAL-UNSA BENICULTURALI
Leggo che a breve si dovrebbe chiudere sui nuovi contratti finalmente, dopo troppi anni di vacanza.
Quale riflesso sulle recentissime progressioni economiche se , se ciò fosse possibile?
Carissimo Gennaro, che finalmente si possa pervenire alla sottoscrizione di un nuovo contratto è indubbio che ciò consentirà di poter mettere mano su nuove risorse economiche da destinare al FUA oltre che poter rivalutare il potere di acquisto degli stipendi rimasti fermi da anni.
Per quanto riguarda le recenti progressioni economiche operate dal MiBACT, queste come quelle precedenti, si stanno per concludere in favore dei vincitori, mentre resta in piedi il protocollo d’intesa sottoscritto tra le OO.SS e l’Amministrazione di procedere con ulteriori step per il triennio 2016-2017-2018, ciò per consentire appunto ai restanti lavoratori di poter beneficiare degli sviluppi economici all’interno della fascia retributiva.
Ovviamente, stiamo in attesa della sottoscrizione del contratto e di quanto in esso sarà contenuto.
Cordialmente
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
Credo che tra le priorità del 2017 ci siano senza dubbio le numerose problematiche, ancora non risolte, circa l’applicazione concreta della riforma Franceschini, che sembra non avere mai fine. Le riforme a costo zero sono una bufala, e questo è ben noto anche ai vertici del ministero, che però hanno voluto riscrivere la struttura e l’organizzazione di tutti gli uffici ministeriali: qualcuno mi dovrebbe spiegare, però, sul piano concreto, come si fa ad accorpare, in Abruzzo, l’archeologica di Chieti con l’architettonica di L’Aquila e pretendere che il nuovo Istituto possa funzionare in modo regolare con delle sedi che distano cento chilometri fra loro!! Qualcuno, tanto per dire, si è preoccupato di conoscere le difficoltà gestionali del nuovo dirigente? Ne ha consapevolezza?
Caro Antonio, le tue preoccupazioni in merito all’infinita deforma del Ministro Franceschini si incrociano con le nostre battaglie sindacali avanzate nel corso degli anni, purtroppo, la politica dei governi ha anteposto l’autoritarismo alla democrazia e le scelte nefaste operate da questi si riflettono anche sullo smantellamento dell’assetto ministeriale, prima fra tutte la distruzione delle Soprintendenze sul territorio pur di far posto alla c.d. valorizzazione delle sedi museali che introitano soldi e gettando alle ortiche la tutela, quale compito primario che invece dovrebbe essere prerogativa di un Ministero della cultura.
Pensiamo che le tue domande debbano essere rivolte al politico di turno titolare del dicastero e ai suoi stretti collaboratori che insieme agli alti burocrati del MiBACT stanno perpetrando questo scempio tutto italiano.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE
CONFSAL-INSA BENI CULTURALI
Gentile coordinatore,
una sfida il cui obiettivo è da raggiungere al più presto riguarda il passaggio d’area da B a C1. Vincitori e idonei attendono che questa ingiustizia venga riscattata. Ci sono molte notizie a riguardo specie con l’ultimo mille proroghe (12 gennaio 2017),. Che dite voi?
M Volpato
Gentile Sig.a Maria, conosciamo benissimo la triste situazione del personale che attende da lunghissimo tempo il passaggio d’area da B a C1, purtroppo dopo una miriade di promesse prospettate in svariati modi questo governo ancora ci tiene in balia delle onde, mentre già prima altri enti hanno trovato soluzioni idonee per poter procedere a far scorrere le graduatorie dei concorsi interni già espletati.
Attualmente, l’Amministrazione ha fatto intendere di voler procedere per via amministrativa e le notizie che sono circolate attendono a questa volontà politica, siamo in attesa che la situazione possa concretizzarsi da un momento all’altro.
Cordialmente
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
Malattie e permessi, nuove regole per il pubblico
Le regole su malattie, congedi e permessi nel pubblico impiego saranno riviste nei nuovi contratti
La sede del ministero della funzione pubblica © ANSA
Marianna Berti
ROMA 15 gennaio 2017 14:33 NEWS
Nuove regole su malattia, congedi e permessi stanno per arrivare nella pubblica amministrazione. La riapertura della contrattazione segnerà infatti anche una svolta su queste materie. Che l’argomento venga affrontato lo prevede l’intesa del 30 novembre tra sindacati e governo, ma lì si accenna alla ripresa del confronto ad hoc, negoziato che era partito all’Aran nel 2014 ma senza poi giungere a un risultato. Non sarà però questa la strada, non ci sarà un tavolo specifico, ma secondo fonti ben informate il pacchetto malattia rientrerà direttamente nella trattativa ‘madre’ sui rinnovi contrattuali. Fin qui la forma, che già suggerisce come il tema sia caldo. Tanto che un riferimento comparirà anche nell’atto di indirizzo, fischio d’inizio ufficiale della contrattazione, che la ministra della P.a, Marianna Madia, sta preparando. Ma qualcosa sui contenuti già si può anticipare.
Il lavoro fatto all’Aran, ormai tre anni fa, aveva conosciuto una fase avanzata, per cui non andrà totalmente disperso. Allora la discussione si concentrò soprattutto sulla possibilità di spacchettare la ‘malattia’ in ore, in modo che il dipendente pubblico che deve allontanarsi per una visita specialistica o per un esame non salti l’intera giornata di lavoro. Certo quel che si può rivedere nei contratti è quello che i contratti precedenti hanno stabilito, quindi la legge resta fuori, è il caso della 104, che regola i permessi per le gravi disabilità. In questo campo il contratto può intervenire solo su aspetti ‘a latere’, come ad esempio le modalità di fruizione (tra cui rientra il preavviso). Ma, come noto, i lavori per il rinnovo contrattuale vanno di pari passo con la definizione di un decreto di riforma del pubblico impiego, che arriverà a febbraio.
Il governo non lascerà quindi cadere i termini per attuare la delega Madia sul lavoro pubblico, anche se sono ancora allo studio le modalità. Per dirne una, c’è l’incognita sulla dirigenza, che rientrerebbe nel calderone ma su cui pende la bocciatura arrivata dalla Consulta a fine novembre. A proposito, il ministero potrebbe presentare i decreti correttivi su furbetti del cartellino (con cambiamenti marginali), partecipate e dirigenza sanitaria già alla conferenza unificata del 19 gennaio, per cercare l’intesa con gli enti territoriali, come richiesto dalla Corte Costituzionale. Tuttavia sarebbe prima necessario un passaggio in Cdm. Male che va c’è una Conferenza con le Regioni in calendario già per il 2 febbraio.
Di sicuro per la fine del prossimo mese l’esecutivo vuole incassare l’accordo, anche perché il decreto furbetti ha già colpito (è stato registrato il caso di un primo licenziamento). Quanto al contrasto degli abusi sulla malattia, o meglio sulle assenze, l’esecutivo è determinato a portare avanti il progetto di un polo unico della medicina fiscale, in capo all’Inps (con le Asl messe da parte). L’obiettivo è rendere gli accertamenti più efficienti. La novità rientrerà nel decreto di febbraio. Decreto che dovrebbe essere anticipato da un confronto con i sindacati, sempre nel rispetto dell’accordo del 30 novembre, che sarà anche al centro della riforma. A questo punto è chiaro come il ministero della P.a sia concentrato già su diversi fronti e sembra difficile che riesca a portare a casa secondo i termini stabiliti le deleghe su altri temi rimasti aperti, dalla revisione dei poteri del premier al taglio delle prefetture.
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Salve.
Sede Archivio Stato Napoli (centrale).
Non vi è un problema di incompatibilità ma funzionale organizzativo.
Grazie e saluti.
Salve Gennaro, innanzitutto ti ringraziamo per la cortese segnalazione e ti assicuriamo sin d’ora che provvederemo a verificare la situazione e all’uopo cercare di intervenire nel senso da te auspicato.
Ciao e buona serata.
CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
Grazie.
L’UNSA prima delle ultime elezioni non era presente come sigla ma visto il successo conseguito avrebbe finito per essere assimilata a quelle sempre presenti .
Saluti
Salve Gennaro, ho letto i tuoi commenti e le risposte date dal Coordinamento Beni culturali e proprio per questo, voglio con questo mio commento fornire un contributo su quanto discusso su questa pagina,poichè, come è facile intuire La struttura territoriale, come giustamente è stato detto ovviamente risulta impegnata a seguire le sedi SEDI periferiche afferenti alla propria competenza.
Mi permetto di fare questo intervento, in quanto da tempo sono impegnato nel sindacato e proprio per questo ho vissuto momenti diversi in più organizzazioni sindacali, le quali ci sarebbe da dire moltissimo, ma che cerco di evitare in questa sede. Ti posso comunque assicurare che da quando sono nell’UNSA ho trovato veramente un’organizzazione seria e attenta ai bisogni del lavoratori,che non fa demagogia spicciola come altre sigle sindacali che prima concludono accordi con l’Amministrazione e poi fanno finta che non c’entrano per niente, l’UNSA agisce sempre alla luce del sole e rende pubblico tutto ciò che fa. Infatti, cercheremo di mantenere alta l’immagine dell’UNSA che si distingue dalle altre organizzazioni sindacali nel MIBACT, perchè riesce a capire e comprendere meglio le esigenze e le aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche e soprattutto offrendo loro quella tutela e quella difesa in alcuni casi necessaria per contrastare, laddove esistono, i
malesseri organizzativi nei posti di lavoro, creati dalla disapplicazione delle norme e delle regole non sempre a favore di tutti.
Oggi, a mio avviso, un Sindacato forte deve occuparsi con la sua struttura della totalità delle questioni che riguardano il mondo del lavoro in ciascun settore e in ciascun ambito, istituto o ufficio.
Deve far fronte quindi alle varie realtà lavorative con distinti e diversificati approcci d’intervento ed azioni calibrati, decise e valide offrendo soluzioni, proposte ed idee innovative per ottenere la risoluzione più giusta ed equa ad ogni problematica.
Chiaramente oggi il Sindacato si presenta a vari livelli, distinto per categorie, federazioni, dipartimenti e coordinamenti territoriali e nazionali attraverso specifiche strutture organizzative composte da specifiche risorse umane ed economiche, ma che in ogni caso e in ogni specifico ambito devono necessariamente esprimere con naturalezza il ruolo della controparte con forza come Sindacato nei confronti del datore di lavoro, manifestando sempre e dovunque la difesa ed il sostegno a favore del personale tutto.
In questo e per questi motivi oggi l’UNSA si distingue dagli altri sindacati.
Ormai l’approccio alla contrattazione decentrata a qualsiasi livello, non può partire e fermarsi ai soli aspetti generali e da questi poi andare in seconda battuta a considerare quelli singoli e particolari in ciascun sito o ufficio.
E’ evidente che questo tipo di approccio deve purtroppo ritenersi superato per due motivi:
primo perchè l’aspetto generale non sempre si configura in quello particolare, ma perchè sicuramente a volte invece si dovrebbe partire al contrario proprio dai particolari, quali modelli campione, oer giungere all’analisi e alla definizione di quelli generali.
Sono convinto di ciò e penso che invece le altre sigle seguitano ostinatamente a voler considerare esclusivamente ad agire solo secondo il primo tipo di approccio.
Secondo perchè questo radicale pensiero sindacale che consiste nel primo approccio risulta per molti sindacalisti quello più idoneo e praticabile senza dover sforzarsi più del dovuto col minimo impegno da parte loro.
Disponibile ad entrare nei dettagli dell’argomentare per offrire una maggiore comprensione del ragionamento sopraesposto.
Un saluto cordiale a tutti.
Vincenzo D’INDINOSANTE
SEGRETARIO REGIONALE LAZIO CONFSAL-UNSA
Carissimo Vincenzo, ho preso buona nota del contenuto della risposta che hai dato
in risposta al commento di Gennaro e concordo perfettamente con Te sulla necessità
di seguitare gli interventi sul territori in maniera appropriata, sopratutto quando
questa attività deve essere più rispondente alle necessita e ai bisogni dei lavoratori.
Per questo occorre necessariamente, studiare, propagandare e organizzare in maniera metodica e
costante la complessa gestione del sindacato in campo nazionale e a livello periferico.
Ad ogni buon conto, mi compiaccio per le tue valutazioni e ti assicuro sin
d’ora che troverai in me sempre un valido alleato, attento e scrupoloso per la
buona riuscita del lavoro sindacale e per il rafforzamento dell’UNSA.
Un abbraccio
GIUSEPPE URBINO
Salve.
Condivido e sottoscrivo , vorrei però farti presente che non tutti hanno il tuo stesso animus, la tua stessa passione.
Vedremo, al massimo ciò che capiterà sarà che alle prossime elezioni UNSA non sarà più presente all’Archivio di Stato di Napoli.
Cordialmente
Gennaro
Salve Gennaro, le informazioni che finora hai fornito al Coordinamento Nazionale saranno senz’altro monitorate e come io penso, il Segretario Nazionale, farà di tutto per eliminare quelle storture che hai segnalato e facendo in modo che venga ripristinata l’attività sindacale, ovviamente se vi saranno le condizioni per poterlo fare.
Con i miei migliori saluti.
Vincenzo D’INDINOSANTE
SEGRETARIO REGIONA LAZIO CONFSAL-UNSA
Salve.
Si, ripristino della attività sindacale , le problematiche sono risolvibili con impegno e scienza .
Cordialmente
Gennaro